Rocca Colonna//Castelnuovo di Porto
- CENTOGIORNI//CENTOPASSI
venerdi 12 aprile- ore 21
info 0690185266
Via Roma 32-34- Castelnuovo di Porto (RM)
ingresso 10 - riduzione 5
da Le Troiane e da Ecuba di Euripide
regia, ideazione spazio scenico, costumi
Valentina Capone
assistenti alla regia
Rascia Darwish, Alessandro Rinaldi
maschere
Stefano Perocco Di Meduna
tecnica Ciro di Matteo
foto di scena
Irene De Caprio, Alessandro Rinaldi
Sole è nato nel 2002, dedicato a Leo de Berardinis
Valentina Capone
Premio ETI-GLI OLIMPICI DEL TEATRO 2009
con lo spettacolo SOLE
La vicenda de Le Troiane è nota: sullo sfondo di Troia in fiamme, le prigioniere di guerra sono alla mercè dei Greci, vincitori con l’inganno del cavallo di legno.
La partenza delle navi si affretta, mentre, in un incendio totale, la città di Troia rovina, con sinistri fragori. Nell’aria i lamenti delle donne di Ilio, sole. Arrivano, poi vengono portate via, come dal vento, e lasciano una realtà non definibile, nella quale ciò che chiamiamo Destino o Dio o Legge di Natura, può trasformare tutto nel suo opposto; chi era libero e potente adesso è schiavo, chi rideva, piange. Voi che sembrate ora felici. La realtà ed il suo contrario nel simbolo del Sole, che illumina e dà la vita e che, allo stesso tempo, quella stessa vita essicca.
I testi di riferimento di Sole sono principalmente Ecuba e Le Troiane. La tecnica compositiva utilizzata consiste in una successione di momenti, senza un nodo tragico e accentratore dell’azione: l’unità va ricercata nel clima sentimentale e tonale. In questa struttura, durante il processo creativo si sono inseriti suoni, parole e frammenti altri. Tra questi, la “piccola” storia di Etora, un personaggio di pura fantasia che commenta l’azione e le apparizioni sulla scena dal suo punto di vista e che spezza parzialmente il ritmo tragico e suggerisce un’altra dimensione in cui vivere il dramma, anche se, inevitabilmente, viene via via assorbita dall’insensatezza della guerra e dall’immobilità dell’attesa, che tutto rende minaccioso e tutti paralizza.
In Sole non ci sono distinzioni nette tra Bene e Male, non ci sono categorie assolute, assolute certezze. In Sole, semplicemente, ci sono frammenti di poesia e di lacrime che si chiamano tra loro, che allargano la dimensione della Storia per giungere alla storia microscopica ed enorme che faticosamente tutti sopportiamo dentro, più o meno consapevolmente, e che nonostante tutto, non vogliamo dimenticare perché è proprio “la nostra”.
Sole è uno spettacolo visionario, in cui le musiche e le luci non sono mai di accompagnamento ma diventano esse stesse sensazione. . La scenografia è essenziale - tre sedie ed uno scudo sospeso (il sole?) proprio perché lo spazio sia tutti i luoghi e nessuno: le rovine della città, un cimitero o forse, semplicemente, il luogo in cui ci si veste e ci si spoglia per dar vita alle singole figure ed alle maschere.”
Enrico Fiore – Il Mattino
…Il titolo “Sole” allude, insieme, alla stella in assoluto ed alla condizione delle donne nelle “Troiane” ed in “Ecuba”… E in effetti sotto il disco del sole Ecuba partorisce. Ma nascere significa venire alla luce. E c’è una radice indoeuropea, “ve-el” che indica sia i veda, gli antichissimi libri della sapienza indiani, sia, per l’appunto, il Sole, presso i greci Elios...(..)
Valentina, insomma, ci accompagna in un viaggio di ritorno agli archetipi che è, per ciò stesso, un percorso iniziatico, un rituale di conoscenza.
E’ una sorta di trance... E allorché si ferma, al centro della ribalta, prende a mormorare, le braccia strette sul seno, l’epicendio d’amore tratto da “Febbre” di Sarah Kane… Quanti ossimori! L’epicendio d’amore tratto dal testo di una che si è uccisa per troppo amore, chissà se amore per un altro essere o per l’essere semplicemente… Ma ci spiegò tutto Cendrars:
“Solo un’anima piena di disperazione può raggiungere la serenità, e per essere disperati bisogna aver molto amato il mondo, e continuare ad amarlo”.
Vogue
Solitudine e disperazione vengono gridate in “Sole” dell’intensa Valentina Capone, che, rifacendosi al suo vissuto, a “Le troiane” di Euripide , alla cupa drammaturgia di Sarah Kane, mette in scena gli incubi dell’oggi in un mosaico tutto femminile.
Franco Cordelli Il Corriere della sera
…La Capone è bravissima, polimorfa, abile nel passare da un personaggio all’altro..
Rossella Diana – Roma
Sole è uno spettacolo dal notevole impatto emotivo, così come lo ha dimostrato l’applauso fragoroso del pubblico in sala. Tutto lo spettacolo ha carattere visionario e Valentina Capone è straordinaria.
Titti Danese - Elle
”Bella, forte, carismatica, al debutto come regista, Valentina Capone assembla in Sole una scrittura appassionata e tragica.. E ci infila dentro un suo straordinario monologo..
LIFEGATE Critica e informazione teatrale
…”Sole, di una strepitosa Valentina Capone..un percorso segreto che lavora sottopelle generando un potente impatto emotivo nello spettatore”…
Italo Interesse – Il Quotidiano
…”Sole si incentra sulla figura di Etora, monologante madre di tutte le donne in attesa del ritorno del proprio uomo dalla guerra. Una figura accorata ed autentica, (divertente anche nei passi demenzali) che trova nella brava Valentina Capone l’espressione di un altissimo senso della femminilità”….
Emanuele Mandelli-La Cronaca ed. Crema
Valentina Capone ha chiuso sabato sera presso il San Domenico la sesta edizione di Apritiscena con uno spettacolo, Sole, breve, intenso e perfetto. Da pelle d’oca. ...E poi il finale, quando quest’ attrice così multiforme e sensuale, riunisce in sé le donne di Euripide in uno sguardo quasi allucinato che sconvolge.
Monica Menna- teatro on line
Straordinaria l’intensità dell’attrice.